Disciplina, comprensione e libertà
Tutti coloro che sono passati attraverso la scuola e l’università sanno molto bene cosa siano la disciplina, le regole, i rimproveri.
Disciplina è ciò che si chiama coltivare la resistenza.
Si insegna a resistere e ad erigere qualcosa contro qualcos’altro. Si insegna a resistere alle tentazioni della carne: ci si mortifica e si fa penitenza per resistere.
Si insegna a resistere alle tentazioni che porta la pigrizia, tentazioni di non studiare, di non andare a scuola, di giocare, ridere, burlarsi degli insegnanti, violare i regolamenti e così via.
Nelle persone esiste un concetto errato che quanto più resistiamo, quanto più rifiutiamo, tanto più diventiamo comprensivi, liberi, pieni, vittoriosi…
La gente non vuol rendersi conto che quanto più lotta contro qualcosa, quanto più resiste, quanto più rifiuta, minore è la comprensione.
Se lottiamo contro il vizio del bere, questo sparirà per un certo periodo, ma siccome non l’abbiamo compreso a fondo in tutti i livelli mentali, tornerà appena avremo abbassato la guardia ed in un volta berremo tutto quanto non si è bevuto in un anno.
Molti sono anche quelli che attuano discipline contro l’ira, che imparano a resistergli.
Tuttavia questa continuerà ad esistere in altri livelli della mente subconscia, anche se in apparenza è scomparsa dal nostro carattere.
Comprensione, intelligenza e libertà
La libertà creatrice non può esistere in un’armatura.
Abbiamo bisogno con urgenza di abbattere muri e spezzare catene d’acciaio per poter essere liberi.
Abbiamo bisogno di libertà per poter comprendere i nostri difetti psicologici in forma integrale.
Dobbiamo sperimentare in noi stessi tutto ciò che i nostri insegnanti a scuola ed i nostri genitori in casa ci hanno detto che era buono e utile.
Non è sufficiente dire agli alunni cosa devono essere, ma è necessario insegnargli ad essere liberi affinché possano da se stessi, esaminare, studiare, analizzare tutti i valori…
L’intelligenza arriva a noi solo quando siamo veramente liberi di investigare da noi stessi, per comprendere, per analizzare in modo autonomo, senza il timore del rimprovero e della disciplina.
Gli studenti impauriti, spaventati e sottomessi a terribili discipline mai potranno sapere né essere intelligenti.
Disciplina e attenzione
In qualsiasi direzione incanaliamo l’attenzione sprechiamo energia creatrice.
Possiamo però risparmiarla se dividiamo l’attenzione, se non ci identifichiamo con le cose, con le persone e con le idee.
È proprio a causa di tante discipline e regolamenti che la gente di quest’epoca ha perso completamente la sensibilità ed è diventata crudele e spietata.
Quando ci identifichiamo con le persone, con le cose e con le idee ci dimentichiamo di noi stessi e quindi perdiamo energia creatrice nel modo più pietoso.
È urgente che gli insegnanti comprendano la necessità di conciliare intelligentemente la libertà e l’ordine e questo è possibile mediante l’attenzione cosciente.
Brani estratti dal capitolo 4 del libro