Il lavoro cristico del Salvatore interiore
Il Cristo Intimo sorge interiormente durante il lavoro di dissoluzione dell’io psicologico.
È ovvio che il Cristo Interiore giunge solo nel momento culminante dei nostri sforzi intenzionali e patimenti volontari.
L’avvento del fuoco cristico è l’evento più importante della nostra vita.
Il Cristo Intimo si fa allora carico di tutti i nostri processi mentali, emozionali, motori, istintivi e sessuali.
Senza dubbio, il Cristo Intimo è il nostro Salvatore interiore profondo.
Quando entra in noi, essendo perfetto sembrerà imperfetto, essendo casto sembrerà come se non lo fosse, essendo giusto sembrerà non esserlo.
Ciò è simile ai vari riflessi della luce; se usiamo lenti azzurre tutto ci sembrerà azzurro, se le usiamo rosse vedremo tutto rosso.
Quando si fa carico di tutti i nostri processi psicologici, il Signore di Perfezione soffre l’indicibile.
Trasformato in uomo tra gli uomini, deve passare molte prove e sopportare tentazioni inaudite.
“La tentazione è fuoco, il trionfo sulla tentazione è luce”.
Il filo del rasoio
L’Iniziato deve percorrere con fermezza il Sentiero del filo del rasoio; da un lato e dall’altro del difficile Cammino si aprono abissi spaventosi.
Nel difficile sentiero della dissoluzione dell’ego esistono percorsi complicati che hanno la loro radice proprio nel Cammino reale.
Esistono vie che potrebbero trasformarci in maestà di questa o quella zona dell’universo, ma che non ci porterebbero in alcun modo a tornare nel seno dell’Eterno Padre Cosmico Comune.
Nel lavoro per la dissoluzione dell’io abbiamo bisogno di consegnarci completamente al Cristo Intimo.
A volte appaiono problemi di difficile soluzione; improvvisamente il Sentiero si perde in labirinti inestricabili e non si sa più dove continua; in tali casi solo l’obbedienza assoluta al Cristo Intimo e al Padre che è in segreto può orientarci saggiamente.
La morale convenzionale
La morale convenzionale non serve a nulla; la morale è schiava delle abitudini, dell’epoca, del luogo.
Ciò che in epoche passate è stato morale, ora è immorale; ciò che è stato morale nel Medioevo, può risultare immorale al giorno d’oggi; ciò che in un paese è morale, è immorale in un altro paese e così via.
Man mano che avanziamo nel lavoro esoterico i cambiamenti sono indispensabili, ma la gente reazionaria rimane imbottigliata nel passato; questa gente si pietrifica nel tempo e più progressi psicologici di fondo e cambiamenti radicali realizziamo più ci scaglia contro fulmini e saette.
La gente non sopporta i cambiamenti dell’Iniziato; vuole che resti pietrificato nel passato. Qualunque cambiamento che l’Iniziato realizza, viene immediatamente classificato come immorale.
Cristo storico e Cristo intimo
Ovviamente la gente incosciente e addormentata vuole solo un Cristo storico, antropomorfo, fatto di statue e dogmi incrollabili, a cui può facilmente adattare tutti i suoi turpi e retrogradi codici morali, tutti i suoi pregiudizi e condizioni.
La gente non può neppure concepire il Cristo Intimo nel cuore dell’uomo, la massa adora solo il Cristo-statua, tutto qui.
Quando uno parla alla gente, quando le dichiara la cruda realtà del Cristo Rivoluzionario, del Cristo Rosso, del Cristo Ribelle, riceve immediatamente questi epiteti: blasfemo, eretico, malvagio, profanatore, sacrilego, ecc.
La gente è così, sempre incosciente, sempre addormentata. Adesso capiremo perché il Cristo crocifisso sul Golgota esclama con tutta la forza della sua anima:
«Padre mio perdona loro perché non sanno quello che fanno!».
Il Signore di Perfezione lavora in noi nella misura in cui ci sforziamo coscientemente nel lavoro su noi stessi.
Il lavoro che il Cristo Intimo deve realizzare all’interno della nostra psiche è spaventosamente doloroso.
In verità il nostro Maestro Interiore deve vivere tutta la sua Via Crucis nel fondo stesso della nostra anima.
È scritto: “Chi si aiuta, Dio l’aiuta”. È scritto anche: “Aiutati che Dio t’aiuta”.
estratti dal cap. 24 del libro
La Grande Ribellione