Teoria marxista e valori spirituali
Noi affermiamo che la parola pronunciata e scritta è di grave responsabilità.
Marx con le sue teorie ha arrecato un grave danno all’umanità. Togliere i valori spirituali all’umanità è il peggiore dei delitti.
Per poter agire sulle condizioni di vita materiale della società in cui viviamo, accelerare il suo sviluppo, le classi lavoratrici devono appoggiarsi su una teoria sociale che rifletta con piena esattezza le esigenze sociali in cui viviamo.
Siamo entrati in una Nuova Era e la società ha bisogno con somma urgenza di due riforme: la prima spirituale, la seconda economica.
La teoria marxista non riflette con intera esattezza le esigenze sociali in cui viviamo.
La teoria marxista non serve perché è incompleta, le mancano i valori spirituali.
Valori spirituali e inquietudini interiori
È stupido voler trasformare l’uomo in un essere bidimensionale, in una macchina di produzione e di consumo. L’uomo ha necessità spirituali, inquietudini interiori.
Il modo di produzione dei beni materiali e l’aspetto spirituale dell’umanità, sono i fattori determinanti del carattere del regime sociale in ogni epoca.
L’essere umano ha bisogno di vestiti, scarpe, casa, combustibile, strumenti di produzione e alimento sufficiente per vivere in modo sano.
Le nazioni devono produrre e avere dei loro metodi di produzione materiale, inoltre devono avere le loro religioni, scuole spirituali, ordini, sette e via dicendo, perché sarebbe stupido trasformare l’essere umano esclusivamente in una macchina di produzione e di consumo.
La tecnica moderna ha realizzato meraviglie e non c’è dubbio che adesso, con i cervelli elettronici e ogni macchina moderna, l’uomo potrebbe liberarsi dal lavoro materiale.
L’uomo è schiavo del lavoro materiale, e continuerà ad esserlo fino al felice giorno in cui dissolverà l’io.
Dissoluzione dell’io e cooperazione
Solo dissolvendo l’io l’uomo può liberarsi dal lavoro materiale. Attualmente esistono macchine meravigliose che potrebbero fare tutto il lavoro dell’uomo in casa, in officina, in campagna, in ufficio e così via.
Disgraziatamente, l’uomo senza lavoro materiale si rivolterebbe con ancora peggiore sfrenatezza nel fango dei vizi.
Le macchine stanno lasciando milioni di uomini senza lavoro, esiste un conflitto tra macchine e lavoratori. Realmente, le macchine potrebbero sostituire tutti i lavoratori del mondo, ma questi non sono pronti, non sanno cooperare, sono divisi.
Di cosa vivrebbero? Cosa farebbero? A cosa si dedicherebbero?
Ecco il grande problema moderno, se l’uomo fosse spiritualmente ricco quel problema non esisterebbe. Se ci fosse cooperazione, unione e fratellanza tra gli uomini, questo problema non esisterebbe.
Se l’essere umano fosse realmente preparato spiritualmente, se avesse già dissolto l’io, non ci sarebbe bisogno d’avere denaro. Ogni lavoratore compirebbe il suo dovere giornaliero nella fabbrica, in campagna, in ufficio o nel negozio, e così via, in cambio di tutto ciò, avrebbe il diritto di avere il necessario per vivere senza bisogno del fattore denaro.
Ma come siamo lontani da simili vette.
Noi abbiamo bisogno di difenderci, abbiamo bisogno di essere liberi.
Associazione e produzione
È logico che gli uomini agiscano sugli uomini quando si associano per produrre, quello è normale.
È molto naturale che contraiamo determinati vincoli sociali quando ci associamo per lavorare, quello lo sa qualsiasi essere umano.
È vero che per mezzo di vincoli umani tutti ci mettiamo in relazione con la natura e ci consegniamo al lavoro della produzione.
Quando i vincoli sociali dei lavoratori si fondano sulla vera amicizia e sulla sincerità del cuore, il lavoro diventa fecondo e creatore.
La sostanza della sincerità è qualcosa di molto psichico, perché fino ad ora non si è potuto inventare un “sincerometro”.
Qualsiasi gruppo di lavoratori realmente amici e sinceri, si può associare per il lavoro allegro, fecondo e creatore.
È stupido voler trasformare l’uomo in una macchinetta di produzione, di consumo e nient’altro. Che non si abusi più dei poveri lavoratori, certamente i lavoratori hanno bisogno di lavorare per vivere, ma questo non è tutto.
Noi dobbiamo vivere liberamente, è necessario mangiare per vivere, ma non è necessario vivere per mangiare.
Il lavoratore ha bisogno di pensare ad un’altra cosa, a qualcosa che non sia il lavoro materiale di routine, il lavoratore ha bisogno di religione e di sane distrazioni per riposare dal lavoro quotidiano.
brani estratti dai capitoli 54-55 del libro
Il Cristo Sociale