Paura, ambizione e vocazione
L’ambizione ha molte cause: una di questa è la paura.
L’umile ragazzino che lustra le scarpe di qualche orgoglioso signore potrebbe trasformarsi in ladro se si riempisse di paura per la povertà, per sé stesso e per il suo futuro.
L’umile donna di servizio che lavora in una lussuosa villa potrebbe diventare ladra o prostituta dall’oggi al domani se arrivasse ad avere paura del futuro, della vita, della vecchiaia, di sé stessa.
Esiste ambizione in chi desidera con infinita pazzia di “essere qualcuno”, di “figurare”, di “scalare” ed esiste ambizione in chi diventa anacoreta, in chi non desidera nulla di questo mondo perché la sua unica ambizione è raggiungere il cielo e liberarsi.
Ambizioni terrene e spirituali
Spesso l’ambizione usa la maschera del disinteresse e del sacrificio.
Chi non ha ambizioni verso questo mondo meschino, ha ambizioni verso l’altro; chi non ha ambizioni di denaro ha ambizioni di poteri psichici.
L’ambizione rivestita con la maschera del disinteresse suole ingannare anche la gente più astuta.
Sono molte le persone che rinunciano a tutte le vanità del mondo perché hanno come ambizione il loro auto-perfezionamento intimo.
Esistono moltissime persone che solo ambiscono a non essere ambiziose.
Tutti vivono in lotta a causa dell’ambizione: gli uni contro gli altri e tutti contro tutti.
Essere qualcuno
Tutti nella vita ambiscono ad essere qualcuno e le persone di una certa età, insegnanti, genitori, tutori… stimolano i bambini ed i giovani a percorrere l’orrendo cammino dell’ambizione.
Gli insegnanti devono insegnare agli studenti che nessun lavoro onesto merita disprezzo.
È assurdo guardare con disprezzo un autista, un commesso, un contadino, un calzolaio…
Nella realtà sociale sono necessari tutti i lavori e tutti gli impieghi: nessuna attività onorata può essere disprezzabile.
Nella vita pratica ogni essere umano serve a qualcosa: l’importante è sapere a cosa serve ognuno.
La vocazione
È un preciso dovere degli insegnanti scoprire la vocazione di ogni studente ed orientarlo in questo senso.
Chi nella vita lavora in accordo con la sua vocazione lavorerà con vero amore e senza ambizione.
Nella vita moderna disgraziatamente la gente lavora con ripugnanza e per ambizione, perché esercita lavori che non coincidono con la propria vocazione.
Questo è precisamente il lavoro dei maestri.
Sapere orientare gli studenti, scoprire le loro attitudini, orientarli sul cammino dell’autentica vocazione.
Brani estratti dal capitolo 7 del libro