L’essenza e la nostra vera realtà
L’essenza e la meccanica evolutiva
Ciò che rende bello e adorabile un bambino appena nato è la sua Essenza, che in sé costituisce la sua vera realtà.
Il corpo umano cresce e si sviluppa secondo le leggi biologiche della specie; tuttavia per l’Essenza tali possibilità sono di per sé molto limitate.
Indubbiamente l’Essenza da sé, senza un aiuto, può crescere solo in minima parte.
La gente pensa che la crescita e lo sviluppo dell’Essenza avvengano sempre in modo continuo, in accordo alla meccanica evolutiva, ma lo Gnosticismo Universale insegna chiaramente che non è così.
Affinché l’Essenza cresca ulteriormente, deve avvenire qualcosa di molto speciale, occorre realizzare qualcosa di nuovo.
Nell’Essenza si trovano: la religione, il Buddha, la saggezza, le particelle di dolore del Padre nostro che è nei Cieli e tutti i dati necessari per l’Autorealizzazione Intima dell’Essere.
Il lavoro su se stessi
Mi riferisco in particolare al lavoro su se stessi. Lo sviluppo dell’Essenza è possibile unicamente con lavori coscienti e patimenti volontari.
Questo è un lavoro per ogni persona che abbia sviluppato la personalità, è una questione psicologica.
L’io psicologico e l’essenza imbottigliata
Tutti sappiamo di avere dentro di noi ciò che si chiama ego, io, me stesso, se stesso.
Purtroppo, l’Essenza è imbottigliata, rinchiusa nell’ego e questo è deplorevole.
Questo è il senso del lavoro su se stessi.
Non potremmo mai liberare l’Essenza prima di aver disintegrato l’io psicologico.
Annichilire l’io psicologico
Nessuno potrebbe annichilire l’io psicologico senza aver prima eliminato gli elementi inumani che porta dentro di sé.
Man mano che tutte queste abominazioni saranno ridotte in polvere cosmica, l’Essenza, oltre ad emanciparsi, crescerà e si svilupperà armoniosamente.
Indubbiamente quando l’io psicologico è morto, in noi risplende l’Essenza.
L’Essenza libera ci conferisce un’intima bellezza, da cui emanano la perfetta felicità e il vero amore.
Brani estratti dal capitolo 4 del libro