La nostra Divina Madre o madre natura
Adorabile Madonna mia, per gli Dei che dall’alto cielo governano i mortali sulla Terra, sempre imploro il tuo aiuto…
Il viso della mia Madre Natura era quello di una beltà paradisiaca, impossibile da descrivere con parole umane… La sua chioma pareva una cascata d’oro, deliziosamente fluente sulle spalle d’alabastro… Il suo corpo era come quello della mitica Venere; le mani, con bellissime dita affusolate ricche di gemme preziose, avevano la forma cristica…
Nella foresta, conversai con l’Adorabile ed Ella mi disse cose che non è dato comprendere ai terreni…
Mia Madre splendeva sublime nel mondo eterico, nella quarta verticale, nella quarta dimensione…
Dunque, se nulla porta sollievo al petto addolorato, né i marmi di Frigia, né la splendida porpora, è meglio rifugiarsi nel seno delizioso della propria Divina Madre Natura personale, individuale…
Ella è l’artefice dei nostri giorni, la vera creatrice del nostro corpo fisico…
Fu Lei che, nel laboratorio umano, unì l’ovulo con lo spermatozoo affinché scaturisse la vita…
Senza di Lei non si sarebbero moltiplicate le cellule dell’embrione, né formati gli organi.
Per quanto la sofferenza ti prostri l’anima, tieniti saldo, discepolo! E affidati umilmente alla tua Madre Natura….
Dal cap. 11 del libro
Le Tre Montagne
Se ci ricordiamo di colei che ci ha cullati e alimentati con i suoi pesanti seni quando eravamo piccoli, troveremo una poesia vivida e molto intima, profonda, naturale, di una straordinaria semplicità, di una grandezza che passa sempre inavvertita a tutti quegli umanoidi che hanno la coscienza addormentata.
Voglio che tutti voi prendiate coscienza di ciò che è quel verso vivo, di quella melodia ineffabile del principio dell’Eterno Femminino.
La Grande Madre risulta molto compassionevole quando ci offre quel verso senza meritarlo, dopo essere stati cattivi, dopo esserci trascinati sul suolo della terra di vita in vita.
Moriamo e poi torniamo per essere cullati senza meritarlo, per essere amati da qualcuno che vede in noi solo una speranza, per essere condotti da Colei che è tutto Amore.
Sembra paradossale, non ci sarebbe spiegazione se non esistesse l’Onnimisericordioso ed eterno Padre Cosmico Comune…
Se torniamo indietro un po’ nel corso degli anni, grazie al risveglio, riusciamo a ricordare la mammina che abbiamo avuto nella scorsa esistenza.
Ci vediamo lì un’altra volta, in una delizia, arrivano alle nostre orecchie le ninnananne di colei che ha riposto la speranza in noi, ci vediamo mentre facciamo i primi passi portati dalle sue braccia; e se continuiamo con l’esercizio retrospettivo, ricordiamo non solo la scorsa esistenza bensì quella anteriore, ci troveremo un’altra volta con uno di quei poemi, con una ninnananna dell’infanzia, con una culla.
Tutte le mammine che abbiamo avuto durante le innumerevoli nascite, sembra che si siano definitivamente perse nel tempo, ma in verità, tutte loro sono la stessa espressione della Grande Madre Cosmica.
Negli occhi della nostra Devi Kundalini Shakti, la nostra Madre Cosmica personale, individuale, vediamo lo splendore di tutti gli occhi delle innumerevoli mammine che abbiamo avuto in passato.
In Lei, nella nostra Divina Madre Kundalini, in Lei, la nostra Iside personale, sono rappresentate tutte le nostre mammine, che ci hanno amato per innumerevoli secoli.
Perciò dobbiamo amare davvero la nostra Madre Cosmica, viva rappresentazione dell’Eterno Femminino. Tutte coloro che hanno provveduto a noi durante il corso della storia, tutte quelle che ci hanno cullato e alimentato, in fondo sono una ed unica.
Se pensiamo a quell’Eterno Femminile Dio Madre, vediamo che la nostra Devi Kundalini personale, è un raggio di quella Benedetta Dea Madre del Mondo.
Quindi, l’Eterno Femminile ha provveduto a noi durante tanti secoli, ci ha cullato in tante culle, lei è la nostra Divina Madre, colei che ha provveduto a noi, in lei sono personificate tutte le mammine del mondo, tutte quelle che abbiamo avuto durante le diverse età, fortunatamente non le abbiamo perse, sono rimaste nella nostra Divina Madre.
dalla conferenza
L’eterno femminino e la sua relazione col Jeshua individuale