Le Droghe Contro la Conoscenza Pura
Lo sdoppiamento psicologico dell’uomo ci permette di evidenziare il crudo realismo di un livello superiore in ognuno di noi.
Quando uno verifica con l’esperienza diretta il fatto concreto che dentro di sé convivono due tipi di uomini, l’inferiore nel livello comune, normale e il superiore a una ottava più elevata, allora tutto cambia e in questo caso cerchiamo di vivere secondo i principi fondamentali che sono nella profondità del nostro Essere.
L’uomo esteriore non è tutto, lo sdoppiamento psicologico ci insegna la realtà dell’Uomo Interiore.
L’uomo esteriore ha un suo modo di essere, ha molteplici attitudini e reazioni prevedibili nella vita, è una marionetta mossa da fili invisibili.
L’uomo interiore
L’Uomo Interiore è l’autentico Essere, si muove all’interno di leggi del tutto diverse, non potrebbe mai assomigliare a un robot.
L’uomo esteriore si muove solo in virtù del proprio tornaconto, non si sente mai valorizzato adeguatamente, si autocommisera e si autocompiace oltremodo.
Così come esiste una vita esteriore, esiste anche una vita interiore.
Samael Aun Weor
Se è un soldato aspira ad essere generale, se è operaio di una fabbrica protesta quando non lo promuovono, vuole che i suoi meriti siano adeguatamente riconosciuti.
Nessuno, finché continua a vivere con la psicologia del comune uomo inferiore, può arrivare alla Seconda Nascita, a rinascere come dice il Vangelo del Signore.
Quando uno riconosce la propria nullità e miseria interiore, quando ha il coraggio di rivedere la sua vita, indubbiamente arriva a sapere per esperienza diretta che non possiede meriti di alcun tipo.
«Beati i poveri di spirito perché essi riceveranno il Regno dei Cieli».
Vangelo secondo Matteo 5,3
Poveri di spirito o indigenti dello spirito sono coloro che riconoscono realmente la propria nullità, impudenza e miseria interiore. Questo tipo di esseri riceve senz’altro l’illuminazione.
«È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno dei Cieli».
Vangelo secondo Matteo 19,24
Per entrare nel Regno è indispensabile il tesoro della fede.
Finché non si produce lo sdoppiamento psicologico in ognuno di noi, la fede risulta qualcosa di impossibile.
La fede
La fede è conoscenza pura, sapienza sperimentale diretta. La fede è stata sempre confusa con vane credenze, gli gnostici non devono mai cadere in un errore così grave.
La fede è esperienza diretta di ciò che è reale, magnifica esperienza vissuta dell’Uomo Interiore, autentica cognizione divina.
L’Uomo Interiore, conoscendo per esperienza mistica diretta i propri mondi interni, conoscerà di conseguenza anche i mondi interni di tutte le altre persone che popolano la faccia della Terra.
Nessuno può conoscere i mondi interni del pianeta Terra, del sistema solare e della galassia in cui viviamo, se prima non ha conosciuto i propri mondi interni.
Le percezioni extrasensoriali
Le percezioni extrasensoriali del drogato hanno la loro radice specifica nell’abominevole organo Kundartiguatore (il serpente tentatore dell’Eden).
La coscienza, imbottigliata fra i molteplici elementi che costituiscono l’ego, si esprime in funzione del proprio condizionamento.
La coscienza egoica giunge quindi allo stato comatoso con allucinazioni ipnotiche assai simili a quelle di un qualunque soggetto che si trovi sotto l’effetto di questa o quella droga.
Possiamo porre la questione nel seguente modo: le allucinazioni della coscienza egoica sono uguali alle allucinazioni provocate dalle droghe.
L’organo Kundartiguatore
Ovviamente le cause che danno origine a questi due tipi di allucinazioni si trovano nell’abominevole organo Kundartiguatore.
Senza dubbio le droghe annullano le onde alfa facendo perdere la connessione intrinseca fra mente e cervello e questo provoca un totale disastro.
Il tossicodipendente trasforma il vizio in religione e, una volta sviato, pensa di sperimentare ciò che è reale sotto l’influsso delle droghe, ignorando però che le percezioni extrasensoriali prodotte da marijuana, LSD, morfina, funghi allucinogeni, cocaina, eroina, hashish, pastiglie tranquillanti a forti dosi, anfetamine, barbiturici, eccetera, sono solo allucinazioni prodotte dall’abominevole organo Kundartiguatore.
brani estratti dal cap.19 del libro
